Di recente sono stata ospite in un programma televisivo di calcio femminile che si chiama “Gol di Tacco” condotto da Alberto Cuomo su CalcioNapoli24Tv, per parlare di come la psicologia può essere utile in questo sport che sta diventando popolare a livello professionale anche tra le ragazze.
In questo articolo vi farò un riassunto degli argomenti trattati:
- Chi è lo psicologo dello sport
- Quali strumenti utilizza
- Quali benefici può trarre una ragazza dal giocare a calcio
- Quali capacità sono allenate nel gioco del calcio
Chi è lo psicologo dello sport?
Lo psicologo dello sport è un professionista laureato in psicologia che ha conseguito master o corsi specializzati sullo sport. Il compito dello psicologo dello sport è quello di accompagnare lo sportivo e la squadra al raggiungimento degli obiettivi stabiliti, promuovendo le dinamiche e le capacità cognitive legate alla performance come ad esempio la motivazione, l’attenzione, la consapevolezza, l’autostima, la gestione delle emozioni, la coesione della squadra, la comunicazione con se stessi (dialogo interno), la comunicazione con la squadra, allenatore, società e federazioni sportive e nel caso di bambini e ragazzi, anche la comunicazione con i genitori.
Quali strumenti utilizza?
Gli strumenti che utilizza lo psicologo dello sport servono principalmente per aiutare l’atleta nella gestione dell’ansia e dello stress legato alle competizioni sportive e nel raggiungimento degli obiettivi legati alle performance sportive del singolo e gli obiettivi richiesti dall’allenatore e dalla società sportiva. Inoltre un contributo fondamentale è quello legato al recupero degli infortuni.
Lo psicologo aiuta l’atleta con colloqui sia singoli che di gruppo (per migliorare la coesione di squadra), utilizza tecniche di rilassamento come il training autogeno per migliorare la consapevolezza e la gestione delle emozioni, il miglioramento della concentrazione, dei riflessi pronti e della lucidità di pensiero nella presa di decisioni veloci.
Un altro strumento utilissimo, sia per migliorare gli schemi motori appresi sia per mantenere la performance ottimale nel caso di infortuni, è la tecnica della visualizzazione. La mente non distingue ciò che è reale da ciò che è immaginato, quindi la visualizzazione consiste nell’immaginare in modo più dettagliato possibile tutte le azioni che si compiono per effettuare per esempio un tiro preciso. Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che la visualizzazione permette la correzione di schemi motori errati e l’ottimizzazione di quest’ultimi affinché la performance sportiva sia perfetta.
Gli altri strumenti utilizzati sono il goal setting, cioè la definizione degli obiettivi per il loro conseguimento e naturalmente l’utilizzo di test e questionari per lavorare sui punti di forza e di debolezza dell’atleta e della squadra.
Quali sono i benefici che può trarre una ragazza dal giocare a calcio?
I benefici psicologici legati al gioco del calcio sono: la socializzazione nel gruppo di coetanee, gestione delle emozioni quali l’ansia e lo stress, l’orientamento agli obiettivi attraverso l’utilizzo di tecniche e strategie vincenti, miglioramento dell’autoconsapevolezza corporea e psicologica, buona autostima, gestione e rispetto degli impegni e del tempo, trasformazione della frustrazione in feedback di crescita e miglioramento.
Quali sono le capacità allenate nel gioco del calcio?
Il gioco del calcio come tutti gli sport in generale e quelli di gruppo in particolare, permette l’acquisizione e il rafforzamento di molte capacità utili nella vita quotidiana. Le abilità allenate sono:
- L’attenzione, cioè la capacità di mantenere la concentrazione e l’abilità di selezionare gli stimoli in entrata;
- Le 10 life skills riconosciute dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità): problem solving (capacità di risolvere i problemi), decision making (capacità di prendere decisioni), gestione delle emozioni (riconoscimento delle emozioni proprie e altrui e la loro gestione), comunicazione efficace (capacità di esprimere i propri pensieri, bisogni, desideri e paure), relazioni efficaci (capacità di costruire relazioni gratificanti), creatività ( capacità di creare pensieri, azioni e concetti nuovi), empatia (capacità di mettersi nei panni dell’altro), consapevolezza di sé (autoconsapevolezza delle proprie risorse e dei propri punti deboli), senso critico ( capacità di analizzare e valutare i fatti della vita in modo obiettivo), gestione dello stress (abilità di riconoscere le fonti di stress così da poterle eliminare).
Lo psicologo dello sport aiuta le sportive a migliorare tutte queste aree garantendo così l’ottimizzazione delle performance, una buona autostima, miglior senso di autoefficacia e fiducia in sé.